sabato, novembre 19, 2005

Soluzione altavnativa finale

Il tempo del compromesso è scaduto. Sulla scottante questione Alta velocità/bassa capacità mentale in val di Susa è ora di bruciarsi le mani con il decisionismo piemontese vecchio stampo. L'area è in grave pericolo. Amianto, uranio, diossina, cannabis, fiumi e fumi di scarico ammorbano da mane a sera i polmoni e polpastrelli degli indigeni. Una polveriera pronta ad esplodere ad ogni momento con l'innesco della Tav. Non resta quindi che lo sgombero forzato di tutta la valle. Un provvedimento forse brutale ma quantomai necessario per preservare la salute del popolo No Tav e di Chiampaghigo.
Per arginare il pericolo contaminazione, urge anche un'azione di smantellamento del patrimonio abitativo. Grande perdita, visto che la Stampa è riuscita a dire che grazie all'alta velocità le mura di Venaus ne beneficeranno in rendimenti da capogiro. Insomma la solita storia dei milanesi che verranno un giorno a dormire in Piemonte per schizzare via il mattino e lavorare sotto la Madonnina. Fuori tutti. Al posto della Valsusa costruiamo un gigantesco circuito di formula Uno. Veloce veloce veloce.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Far gudagnare miliardi di euro a pochi eletti mi sembra una buona causa per fare evacuare un intera valle.

8:38 PM  
Blogger obolobonzo said...

pochi eletti ma buoni. compagno anonimo, vai a dividere la merenda con totò schillaci, che all'edilizia ci pensiamo noi

10:16 PM  
Anonymous Anonimo said...

così almeno ci leviamo una volta per tutte la puzza di stalla dalla scicchissima bardonecchia... et voilà!

11:07 PM  

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