sabato, aprile 01, 2006

Se Lapo si morde la coda

Riceviamo e con gusto pubblichiamo.

Caro Obolo,
quest'anno ti scrivo in anticipo per chiederti un grosso regalo. Ho esitato a lungo prima di prendere carta penna e calamaio e inviarti questa commossa richiesta. Ma .. patti chiari e amicizia lunga. Non si tratta di una supplica in ginocchio - mai mi permetterei - bensì del tentativo di vedere esaudito il desiderio mio e di milioni di bimbi che mi stanno tartassando di letterine lacrimevoli. Ebbene vengo al dunque: il comitato "Torna a casa Lapo" sta facendo acqua da tutte le parti. Malgrado le nutrite adesioni, il sogno di riportare il giovin rampollo al suo ovile torinese si è infranto contro il muro bigotto del feudo Agnelli. Perciò ti prego, in nome di tutti i soci, di riprendere il tuo nobile impegno per una causa sentita davvero da molti. In caso contrario prometto un'ondata di scioperi il prossimo 24/25 dicembre.

Tuo, Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
mi rallegra ricevere tue notizie. Era dai tempi del galeone dei Playmobil, più volte domandato su missiva timbrata poste italiane e mai giunto sotto il mio alberello, che non ti facevi più sentire. Chi non muore si rivede. Un po' come per il nostro adorato Lapo. Che però questa volta l'ha fatta grossa. Finire in copertina su un giornalaccio gossip accanto a Magda Gomez è stato uno sfregio imperdonabile per tutti noi sostenitori. Insomma, al limite, se proprio vuoi redimerti agli occhi senza lenti a contatto della società, passa un mese senza sniffare. Lascia nel cassetto la roba e corri giulivo sputando sangue per Central Park. Ma questo salto nel buio nel mondo sexy dei teledipendenti non ci è piaciuto. Molto meglio Patricia, fascino particolare senza ombra di dubbio, eppure più interessante di una velina. Tuttavia non ci diamo per vinti, caro Papà Natale, e raccogliamo con solerzia il tuo invito. Aprile e maggio saranno i mesi della battaglia: annunciamo qui manifestazioni, presidi e concerti. Chiederemo ancora a gran voce il ritorno del nostro amico. E vinceremo. Sì che vinceremo.


Tuissimo, Obolo

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