La voglia matta del buco

L'aspetto che invece provoca più prurito alle ascelle è l'ultima considerazione del cronista. "Grazie al tunnel più grande e alla nuova linea si potrebbero raggiungere risultati vicini a quelli dell'Eurotunnel (sotto la Manica): 1 milione e duecentomila camion all'anno". Il che non è male visto che il tribunale di Parigi ha appena dato il via libera al piano di salvataggio della società Eurotunnel (tempo 36 mesi per la ristrutturazione e poi tornerà, per l'ennesima volta, lo spettro della bancarotta) che vanta un debito di 6,2 miliardi di sterline e oggi è stata posta sotto la protezione dei creditori. Insomma un business invidiabile e vincente, un'infrastruttura necessaria e leader di mercato, da replicare assolutamente per rilanciare Torino la bella addormentata.
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