mercoledì, luglio 19, 2006

Il cielo è sempre più glu


Torino deve la sua (pallida) notorietà a due marchi. A Fiat per la cattiva reputazione delle sue auto: Fix it again Tommy, come sbrodolano ancora gli inglesi. E alla Juventus, la corazzata del pallone fondata sotto la Mole due anni prima del Lingotto, nel 1897, per portare il soccer della perfida Albione sulle rive del Po. Negli trenta, quando il Toro era il grande Toro, gli Agnelli si appuntano sul petto lo scudetto bianconero. Dall'unione nasce una sfilza interminabile di successi e di campioni che gonfiano le reti di emozioni. E' il riscatto sul rettangolo da gioco dell'Italia del boom economico, l'amore a prima vista dei baffi neri che scalano l'Italia per sgobbare a Mirafiori. Anni sulla breccia: una battuta dell'avvocato smonta i governi, la Juve compra i calciatori migliori, i più eleganti. Ora la festa è finita. La Signora scivola in B sotto ghiaccio (a meno 30?) per provare a lavarsi mani e piedi sporchi. Fiat vorrebber risolvere l'impiccio "alla Lapo", magari pulendo l'onta con l'esilio-strofinaccio di New York. Ma col calcio non vale. Non si può. E allora via libera alla cessione della squadra, sempre che qualcuno sborsi milioni per un simbolo ingiallito. Chissà, la Juventus a Palermo non sarebbe poi male. I granata gongolano, i bianconeri tacciono e non tifosi non capiscono. O meglio si rifiutano di capire. I motori della Torino che fu si spengono per sempre. Il destino della città si slega al mondo dell'auto bianconera: Mirafiori è mezza chiusa, Platini e Sivori sono solo vecchi ricordi. E per il futuro ci si affida all'abbraccio del gianduiotto olimpico, il volano che porterà lontano.

venerdì, luglio 14, 2006

Carburando


Quando comincia la bella stagione, le cose si mettono subito male. Brucia l'asfalto e i muri sudano a volontà. La Mole si piega al gran caldo e strizza l'occhio alla Torre dei pisani. Dai tombini climatizzati sbuca e poi scompare Lapo Elkann. Gianluca Pessotto si tuffa dal terzo piano e l'ospedale Molinette diventa una chiassosa curva bianconera. Ma la situazione precipita senza via di scampo sulle rive del Po: nel vorticoso tourbillon degli amori estivi, tra il clip clap dei sandali, le punture delle zanzare, le gonne colorate in cerca di vento. La festa della provincia si consuma puntuale in camicia da notte per i marciapiedi dei Murazzi. E' il défilé rumoroso e obbligato dell'hinterland che girotonda e si scava la riscossa. Brindisi per tutti, anche senza olimpiadi; notti bianche, motori su di giri, mondiali in saccoccia, la Juve in Premiership, il sindaco Chiampaghigo presidente Usa, Mercedes Bresso a Beirut.

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